Così le “pietre d’angolo” dei principali edifici civili e sacri, l’edificazione e le decorazioni che li impreziosiscono risalgono all’onda lunga dell’umanesimo rinascimentale che dai grandi centri municipali irradia anche i territori circostanti interessando anche le valli.
I numerosi affreschi appartenenti alla scuola bresciana capeggiata dal Moretto e le realizzazioni di artisti minori, per la maggior parte anonimi, ne sono chiaro esempio come d'altronde l’edificazione di santuari devozionali e cappelle votive espresioni della religiosità popolare.
L’avanguardia industriale dell’intera valle trova dunque delle conferme negli edifici architettonici che, come nel caso del Palazzo della Loggetta (progettato dall’illustre architetto bresciano Faustino Soncinelli da Cadignano come sede del comune) sottoposto negli anni a modifiche ed interventi, si presenta agli studiosi come un importante documento, insieme di stili leggibili ed epoche sovrapposte scandite dai diversi ordini delle facciate e dai particolarismi degli elementi decorativi, principalmente fregi e finestre.
L’enorme tributo richiesto agli uomini che dalla nostra valle commbatterono per il trionfo di libertà e pace durante gli anni più neri della storia recente è giustamente commemorato dai monumenti, dai busti e dalle sculture che celebrano il grandioso sforzo collettivo della comunità. Il peso politico di Gardone Valtrompia ha memoria nella figura dell’insigne giurista e uomo di stato Giuseppe Zanardelli, ricordato da numerose realizzazioni, la testimonianza più importante è costituita dal monumento che si trova al centro della piazza intitolata a Giuseppe Garibaldi.
