Il ventesimo secolo

Guerra

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Descrizione

La possibile entrata in guerra e la scelta degli alleati suscitarono a Gardone, primo comune trumplino amministrato dai socialisti, vivaci polemiche. Il sindaco e sette fra consiglieri ed assessori vennero arrestati e poi confinati in lontane regioni, per propaganda antimilitarista. 

Gardone non fu seriamente toccato dagli eventi bellici, la sua industria conobbe uno sviluppo imponente con l’enorme crescita delle industrie esistenti e la nascita di nuove imprese. Alla fine della guerra un clima incerto si installò nella Valle, manifestazioni operaie, occupazioni di fabbriche mentre già si andava profilando l’avvento della reazione fascista esperienza che si concluderà nel secondo conflitto mondiale e con un importante accadimento della storia contemporanea: il tributo di vite umane offerto dalle Valli e dai paesi alla Resistenza. Nel 1927 con Regio Decreto in data 27 ottobre al comune di Gardone saranno aggregati quelli di Inzino e Magno che ne diventeranno frazioni.

L’occupazione tedesca di Brescia iniziò il 1 settembre 1943 con arresti e deportazioni. La prima resistenza si organizzò spontaneamente intorno al Monte Guglielmo che sovrasta con la sua mole Gardone e con un’incursione alla Beretta, dove furono asportati centinaia di mitragliatori e migliaia di proiettili. Al termine dei combattimenti, delle rappresaglie e delle fucilazioni iniziò anche per la Valle e per Gardone un periodo di pace e di ricostruzione morale e materiale, una pagina di cui anche noi stessi siamo protagonisti.

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Pagina aggiornata il 09/05/2024