Le Signorie

Gardone sive Castelanza de Inzino

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Descrizione

Le aspre lotte tra guelfi e ghibellini porteranno nel ‘300 alla distruzione dei castelli trumplini e alla Signoria dei Della Scala che con Mastino II dal 1332 al 1337 deterrà il potere su tutto il territorio. Gli succederanno i Visconti che nel 1354 assegneranno a Bernabò i territori delle Valli Trompia e Sabbia. Il suo successore Gian Galeazzo emana nel 1385 Capitoli di sudditanza bresciana.

Nello stesso anno per porre ordine nell’amministrazione territoriale, il Visconti divide il Bresciano in Quadre, ordinando poi un estimo generale nel quale vengono nominati tutti i comuni appartenenti alla circoscrizione. Nella Quadra di Valtrompia, Gardone non è ancora citato mentre ha evidenza la "Castelanza di Inzino". Al dominio visconteo si sostituisce dal 1404 al 1420 la signoria di Pandolfo Malatesta che si distingue nel tentativo di favorire l’economia valligiana.

Con il privilegio in data 8 aprile 1406 la Valle ottiene il permesso di commerciare in ferrarezze confermando come a Gardone sin dal secolo XIV sia iniziata la produzione di canne favorita dalla presenza in loco delle miniere da cui si estrae il ferro spatico, elastico e facilmente lavorabile nelle fucine che sorgono lungo le rive del Mella e che traggono forza dalle sue acque.Nel Codice Malatestiano 67, nel 1418 fra i comuni trumplini è citato "Gardone sive Castelanza de Inzino" citazione a conferma che Gardone non si sia ancora dato un autonomo statuto, ma che ormai abbia una preferenza su Inzino che gli deriva da una produzione a questo punto affermata, all’interno dei confini della Signoria. Il potere dei Malatesta terminerà nel 1420, con l’intervento armato del Carmagnola condottiero delle truppe di Filippo Maria Visconti.

 

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Pagina aggiornata il 09/05/2024