Le Vicinie ed i Comuni

Valle Trompia

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Descrizione

Nel tardo medioevo anche la Valle Trompia, come buona parte del territorio bresciano, fu teatro di numerosi episodi di guerra civile causati dalle istanze autonomistiche di alcuni comuni nei confronti della città, velleità facilmente stroncate dalla vicinanza e dalla facilità di accesso al territorio valligiano.

Dopo la pace di Costanza del 1183, i comuni ricevono la pubblica sanzione dell’imperatore ed in Valle iniziano a dotarsi di propri Statuti che verranno poi in seguito confermati dall’occupazione del territorio bresciano da parte dei Visconti. Delle prime Vicinie trumpline si hanno notizie dai vari Statuti comunali (Pezzaze, 1318 - Bovegno, 1341 - Cimmo e Tavernole, 1372 ).

Non sono stati ancora ritrovati gli ordinamenti della Vicinia gardonese, ma si dovrebbe essere vicini al vero pensando che essa fosse già attiva nella seconda metà del secolo XV. Gardone fino al 1422 non ebbe un proprio ordinamento civico codificato, il che è dimostrato da un’ordinanza del Podestariato di Brescia che nel giugno di quell’anno obbligava i comuni della Valle Trompia a riparare la strada valligiana. Nell’ordinanza non è citato Gardone, verosimilmente ancora legato amministrativamente ad Inzino. Probabilmente lo Statuto gardonese che il Cocchetti, scrivendo nel 1858, vuole custodito in copia da una famiglia Bianchi di Gardone, risale al 1436 e la sua redazione fu senza dubbio incoraggiata dal governo veneto, notoriamente propenso a favorire le autonomie locali. Il Feudalesimo vero e proprio non trovò in Valtrompia sviluppi notevoli anche se non vi fu del tutto assente. Potenti feudatari del luogo furono gli Avogadro con vasti possedimenti in Valle, i Confalonieri (Bovegno), i Negroboni, i Nassini ed i Lavellongo.

Modalità di accesso:

Accesso libero e gratuito.

Indirizzo

Contatti

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Pagina aggiornata il 09/05/2024