Gardone Val Trompia - Itinerari e percorsi

Il territorio del Comune di Gardone Val Trompia dalla media montagna che culmina con i 1391

Descrizione

Il territorio del Comune di Gardone Val Trompia è caratterizzato, per la maggiore sua estensione, dalla media montagna che culmina con i 1391 metri di altitudine della Punta Almana e che si estende con le valli tributarie sino ai versanti sud del Monte Guglielmo.

Il sistema dei sentieri percorre essenzialmente le valli portando il visitatore dal fondovalle fin sui crinali di colmo e verso il Guglielmo; tali itinerari sono stati numerati e segnalati con segnavia biancorossi dalla locale sezione del CAI, sino a raggiungere l'altro importante tracciato che lambisce, sia ad Ovest (crinale dalla località di Santa Maria del Giogo sino alla forcella di Sale) come ad Est (zona Vandeno-S. Emiliano) il territorio comunale: il sentiero 3 Valli, distinto dai segnavia di colore bianco-azzurro.

Spesso i sentieri ripercorrono gli antichi itinerari dell'economia e della cultura di montagna della quale non è raro vedere le tracce come per le via dei carbonai, con le tipiche piccole radure pianeggianti utilizzate per la produzione del carbon di legna, o le vie dei cacciatori con gli appostamenti di caccia e i roccoli. Al sistema dei sentieri si sta progressivamente sovrapponendo la realizzazione di strade di montagna che permettono il raggiungimento delle località con mezzi motorizzati, incidendo in maniera significativa sull'ambiente naturale. Isola felice, salvaguardata dalla sua aspra morfologia rocciosa, è la Valle d'Inzino e la sua laterale Val della Lana, nelle quali si respira ancora l'aria genuina e un pò selvaggia e non si teme di essere sorpassati da una rombante e rumorosa motocicletta. Completa la presentazione degli itinerari il progetto Spyder Valtrompia, che introduce oltre agli itinerari di trekking, riferimenti ad altri modi di vivere l'ambiente naturale locale con attenzione ai siti dove è possibile praticare l'arrampicata sportiva e al mondo sotterraneo delle grotte.

C'è, infine, da segnalare che sono in via di documentazione alcuni altri itinerari discosti dal circuito delle passeggiate più conosciute ma altrettanto interessanti (specie nella zona tra la Val della Lana e il crinale che sale dal santuario di S. Bartolomeo sino ai Corni Rossi di Lividino).

Itinerari naturalistici

Gardone – Punta Almana 313
Si parte da Gardone in località Piazzetto, prendendo sulla destra la via Guarda fino alla santella dell’Ave Maria; lasciandola sulla destra si prosegue per un apio sentiero diritto che prende a salire, si tratta dell’antica mulattiera che conduceva alla palazzina situata nella parte alta di Anveno, un fabbricato con mura e torri risalente al XV° secolo. Dopo circa un’ora di cammino si prende una strada sterrata in discesa e ad un bivio in prossimità di un prato si sale fino alla cascina Anveno (mt.775) da qui a destra ci si immette sulla strada che sale dalla valle di Gardone giungendo in località Passata (mt.960). Lasciata la streada si segue il sentiero di sinistra e salendo il crinale si arriva ad un appostamento cascina in località Castellino, poco sopra si aggira a sinistra la punta Tesoro si inizia a salire verso la punta Almana, sormontata da una grande croce in ferro. Nelle giornate limpide è possibile ammirare un grandioso panorama. Ore 2,30.

Gardone – S.Maria del Giogo 311
Il sentiero parte da Gardone a fianco delle scuole medie in via Diaz che si interseca con la ripida via S.Maria che sale fino a diventare una mulattiera sassosa che ci porta fino al Santel de Pusole, piccola cappella sul ciglio del sentiero, superando il bosco si sfiora la località Paule arrivando poi in località Domaro (mt.804) notevole giacimento fossilifero geologicamente protetto. Lasciato sulla destra il complesso di cascine si arriva ad una pozza dalla quale, proseguendo dritti si giunge in località Coca (mt.875) dalla quale per una comoda mulattiera che sfiora la turrita palazzina e le cascine Pezzolo, ci riporterà fino all’amena chiesetta di Santa Maria del Giogo, dalla quale si gode un magnifico panorama sul lago d’iseo e tutte le cime circostanti. L’antica chiesetta è stata solo dai tempi più antichi sede di un ospizio per viandanti e pellegrini. Ore 2,00.

Caregno – Croce di Marone 317
Dalla prativa località Caregno (mt.1002) si parte dalla chiesetta degli alpini scendendo per un breve tratto, per poi salire quasi subito lungo il sentiero che percorre la dorsale del monte Lividino (mt.1335); dopo circa cinquanta minuti si arriva ai Corni Rossi (mt.1236) dove si passa sul versante opposto e per un comodo sentiero si giunge alla malga Lividino dove si punta verso un appostamento di caccia e da li alle Corne dei Tu (mt.1300), da qui si scende nel bosco fino alla cascina Colonno Vecchio e successivamente alla cascina Colonno Nuovo (mt 1152) dalla quale passando per il dosso della Tensone e il dosso dell’Asino, con una comoda strada sterrata, si arriva a Croce di Marone (mt.1166). In questo luogo il 9/11/1943 avvenne il primo scontro in terra bresciana tra partigiani e nazi-fascisti. A ricordo di questo fatto è stato eretto un monumento poco distante dal rifugio. Ore 3,30.

Itinerari artistici

Basilica e Convento di Santa Maria degli Angeli (sec.XV)                                                                           

Con il suo incantevole chiostro è un magnifico esempio di complesso monastico tra i meglio conservati. Nel suo interno vi sono numerosi affreschi e una copia del polittico del Moretto le cui tavole originali sono state rimosse durante il periodo napoleonico.

Villa Mutti Bernardelli (sec.XV)                                                                                                                    

Ora centro culturale comunale, è un notevole esempio di dimora patrizia munita di vasto parco. Possiede saloni decorati in stile Barocco con alcune lunette del Mozzoni; notevole è un basso rilievo rappresentante la Natività conservato nella cappella privata del piano terra.

Palazzo Chinelli-Rampinelli (sec.XVIII)                                                                                                           

L’attuale sede del municipio, presenta decorazioni in stile barocco e saloni affrescati dal Mozzoni.

Casa Gotica                                                                                                                                                               

La parte celata dalle vicine abitazioni, è un esempio tra i più belli di casa-torre medioevale.

Chiesa parrocchiale di San Marco (sec.XVI)                                                                                                 

Probabilmente edificata su una cappella già esistente e più volte ampliata, conserva numerosi dipinti di pregio notevole fattura.

Loggetta Rinascimentale (sec.XVI)                                                                                                                  

Ispirata al Palazzo Comunale di Brescia è stata l’antica sede comunale; attualmente accoglie il museo parrocchiale.

Chiesa di San Carlo Borromeo (sec.XVIII)                                                                                                         

Costruita per ricordare la visita del famoso Santo, conserva nel suo interno un dipinto di Francesco Paglia, compreso in una pala di grande interesse artistico.

Museo delle armi presso la Villa Mutti Bernardelli                                                                                

Privato; visita su appuntamento. - sito web: www.museodellearmi.net

Santuario di San Rocco (sec.XVI)                                                                                                                        

In ottima posizione panoramica originariamente conservava un dipinto votivo dedicato alla Madonna del Popolo.

Ponte medioevale
Anche se interamente smontato e rifatto negli anni sessanta, conserva la forma e l’imponenza originali, donategli dalla sua suggestiva arcata.

Pieve di San Giorgio (sec. XI e XVII)
E’ forse l’esempio più antico di costruzione sacra nel territorio comunale. Già Pieve cristiana, è sorta sulle rovine di un precedente tempio pagano. Conserva all’interno decorazioni in stile barocco e dipinti.

Santuario Madonna del Castello (sec.XVIII)
Venne edificata su una precedente santella protettrice dei viandanti nel luogo che ospitava l’antico lazzaretto. All’interno aggraziati motivi decorativi. Il suo sagrato ospita una frequentatissima fiera che si tiene nel mese di settembre.

Santuario di San Bartolomeo (sec.XVII)
Derivata da una precedente cappella eretta con lo scopo di preservare dal maltempo, è situata in ottima posizione panoramica. Contiene notevoli affreschi in stile barocco e una pala dello Scalvini.

Chiesa parrocchiale di San Martino (sec.XVII)
Derivata da una Chiesa precedente, che venne nuovamente ricostruita nel 1779. E’ dotata di vari pregiati arredi, tra i quali una pregiatissima Madonna lignea del 1500.

 

Modalità di accesso:

Accesso libero e gratutio

Indirizzo

Contatti

  • Telefono: 030 8911583

Pagina aggiornata il 09/05/2024