"Lo schiaccianoci"
con la compagnia Almatanz a cura del coreografo Luigi Martelletta.
Sabato 6 dicembre ore 20.45 presso il Cinema Teatro di Inzino, ingresso gratuito.
Nuova produzione del grande classico del balletto. Il lavoro è stato per la compagnia e per i danzatori un’esperienza esaltante, in questo spettacolo i tre generi espressivi del teatro, la danza – il suono – la parola, sono stati l’esplorazione di uno spazio rappresentato ancora una volta dalle dimensioni privilegiate della coreografia.
TRAMA BREVE
Lo Schiaccianoci è tratto da una favola borghese di Hoffmann. Durante la vigilia di Natale, il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli. Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta doni a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio. Alla sua prediletta, Clara, regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. Clara, stanca per le danze della serata, si assopisce seduta su una sedia e inizia a sognare.
Il sogno di Clara si trasforma in un incubo , il principe (lo schiaccianoci) correrà in suo soccorso per salvarla, la porterà in un luogo magico, e qui le bambole prenderanno vita con un divertissement allegro e colorato. Clara alla fine rimane sola, ripensando al suo incubo così tanto avventuroso e così tanto reale.
NOTE COREOGRAFICHE
Lo Schiaccianoci è una metafora della crescita della bambina che nel sogno diventa adolescente. Il coreografo ne ha fatto una rilettura tutta incentrata sulla madre e su Clara, rappresentando il cambiamento di Clara in modo uniforme e lineare, utilizzando anche dei simboli, come la scalinata verso il cielo, per raccontare le avversità ma anche l’elevazione, il tutto trasmettendo un’assoluta serenità, che viene percepita nella sua compiutezza nella scena finale, dove è evidente l’avvenuta costruzione della personalità adulta della ragazzina che si incammina verso la vita, consapevole di se stessa e delle sue possibilità. Il lavoro è stato per la compagnia e per i danzatori un’esperienza esaltante, in questo spettacolo i tre generi espressivi del teatro: la danza, il suono, la parola, sono stati l’esplorazione di uno spazio rappresentato ancora una volta dalle dimensioni privilegiate della coreografia.
IL COREOGRAFO
LUIGI MARTELLETTA
Inizia gli studi all’età di sei anni alla Scuola di Danza e Teatro dell’Opera di Roma, a soli sedici anni entra a far parte della compagnia e a diciannove ne diventa Primo Ballerino. Da allora ha sempre danzato tutti i ruoli del repertorio classico con partners internazionali quali: N. Makarova, C. Fracci, M. Plisseskaja, A. Ferri, ecc., alternando le sue recite con danzatori quali: R. Nurejev, V. Vassiliev, e lavorando con Roland Petit (ballet National de Marseille), Maurice Bejart (Ballet du XXe siècle), Oscar Araiz (Grand Theatre de Genève), Alberto Alonso (Ballet Nacional de Cuba), Ben STevenson (Houston ballet). Tra i lavori più importanti ricordiamo: “Tema e Variazioni”, “Carmen” e “La Dama di Picche”, “La Sagra della Primavera” di Bejart. Nel 2004 chiude la carriera di danzatore al Teatro dell’Arena di Verona danzando “Don Chisciotte” insieme a star internazionali quali: Ethan Stieffel, Gillian Murphy, Maxim Belottserkovsky ed Irina Dvorovenko dell’American Ballet Theatre. Molte anche le esperienze di neoclassico e contemporaneo come ospite in teatri italiani ed europei. Come coreografo inizia nel 1988 con un piccolo gruppo. Nel 2004 chiude la carriera di danzatore al Teatro dell’Arena di Verona danzando “Don Chisciotte” insieme a star internazionali quali: Ethan Stieffel, Gillian Murphy, Maxim Belottserkovsky ed Irina Dvorovenko dell’American Ballet Theatre.
Risale al 1990 la prima coreografia per la compagnia del Teatro dell’Opera di Roma; ne seguiranno altre tre sotto la direzione di E. Terabus (nel 1994 per l’apertura del nuovo teatro Ventidio Basso di Ascoli coreografia Diana Schernita, nel 1995 Crises per una tournée estiva, nel 1997 Momenti di Tango, tournée invernale). Nel 1998 e 1999 collabora con la Rai per alcuni programmi (Donna sotto le stelle, Serata mediterranea, Alle falde del Kilimangiaro, ecc.), nel 2000 Carmen per il Balletto di Roma, nel 2001 Histoire du Soldat (Fontanone Estate di Roma), nel 2004 Sirtaki per la Compagnia Nazionale Raffaele Paganini, nel 2005 Coppelia, produzione in collaborazione tra Almatanz e la Compagnia Nazionale Raffaele Paganini. Sono degli anni successivi le produzioni di Lo schiaccianoci, Vento del Sud, Il Lago dei cigni e La bella addormentata. Con la sua compagnia, Almatanz, calca da più di vent’anni le tavole dei più importanti teatri e festival italiani.